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Channel: Tutorial e aiuto sulla Tampografia. - CPL Fabbrika
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Consigli su macchine per stampare su oggetti e penne

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Cpl Fabbrika -

Sono serigrafo lavoro su una semiautomatica piana, ma ora vorrei mettermi in proprio e vorrei sapere su tecniche serigrafiche per oggettistica quali:penne, accendini,vetro ecc. anche macchinari a getto d’inchiostro la ringrazio

Pasquale, Trani

La scelta della macchina per la stampa di oggettistica dipende in buona misura dalle quantità che si prevede di stampare. Se la previsione è di produrre non molti pezzi (200-300 pezzi a scritta) di oggetti sempre diversi tra loro, le consiglio un banco manuale sempllce e versatile, come per esempio il modello Fabbrika, che trova sul sito alla pagina http://www.cplfabbrika.com/banchi-manuali.html

Questo banco ha la possibilità di regolare a piacere l’altezza del telaio dal piano di stampa, per contenere oggetti di spessore fino a 15 cm; è perciò adatto ad accendini, agende, scatole.

Per quanto riguarda le penne, il metodo di personalizzazione pià adatto è la stampa tampografica. Per effettuarla le occorre una macchina tampografica anche manuale e un espositore UV per cliché. Trova il tutto alla pagina http://www.cplfabbrika.com/macchine-da-stampa-tampografia.html

A giorni avremo disponibile una macchina tampografica manuale dal prezzo molto interessante, attualmente non presente sul sito.

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Consigli su macchine per stampare su oggetti e penne


Consigli su inchiostri e metodi per fare tampografia su oggettistica in metallo

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Cpl Fabbrika -

un informazione devo acquistare colori per la tampografica, da premettere che sono alle prime arme.
Con la macchina mi hanno dato dei colori ed ho provato a stampare su le penne metalliche, il colore mi viene male c’è qualcosa da inserire dentro il colore? o devo cambiare colore? da premettere al colore ho aggiunto anche il 10% di diluente.Credevo che avevo sbagliato la lastra infatti l’ho rifatta tante volte ma fà sempre cosi.Se gentilmente mi puoi consigliare.Grazie Cordiali Saluti
/div>

>Marina, Isola del Liri/p>

Normalmente agli inchiostri tampografici occorre aggiungere dal 15 al 25% di diluente. Il diluente determina la giusta distribuzione dell’inchiostro sul tampone e la sua trasmissione uniforme sull’oggetto da stampare.

La buona adesione sul supporto dipende invece dall’inchiostro che si utilizza. Per la stampa su metallo non smaltato occorre l’inchiostro bicomponente T-01, di Ruco (pagina del sito http://www.cplfabbrika.com/inchiostri-per-tampografia.html). All’inchiostro T01 si aggiunge il catalizzatore e il diluente, nelle dosi indicate nella scheda tecnica.

Se, invece, il supporto metallico è smaltato, può essere sufficiente un inchiostro monocomponente, come pre esempio il Ruco T-18, che trova alla medesima pagina del sito con il suo diluente.

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Consigli su inchiostri e metodi per fare tampografia su oggettistica in metallo

Campione gratuito di oggettistica per prove di stampa

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Cpl Fabbrika -

Salve, una chiarificazione! Il campione gratuito che spedite previa richiesta è davvero in omaggio oppure è solo IN VISIONE?
Aspetto una vostra risposta.
Grazie e distinti saluti.
Ghisellini

Melissa, Verona

E’ veramente gratuito. Sarebbe poco pratico averlo in restituzione dopo un certo periodo. E confidiamo che alla richiesta di campione gratuito faccia seguito un graditissimo ordine.

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Campione gratuito di oggettistica per prove di stampa

Tampografia: fare stampe dritte e centrate su penne

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Cpl Fabbrika -

ciao ho una macchina tampografica il problema e che non riesco a fissare le penne sempre nello stesso punto dove cade il tampone in modo da farle venire tutte uguali cosa posso fare? nella struttura di ferro alcuni ogetti non enttrano e poi il tampone non scende in maniera perfetta–grazie mille

frogq, foggia

Per tenere fermi sulla base di stampa gli oggetti con forme irregolari, come le penne, abbiamo un’apposita pasta modellabile, fornita in polvere, che può trovare a questa pagina.

Si aggiunge acqua alla polvere e si impasta: il composto fa presa entro pochi minuti; quando è ancora morbido si calca sopra l’oggetto dastampare, ottenendo così, a impasto indurito, una base stabile. Per quanto riguarda la corsa del tampone poco precisa, dipende dalle caratteristiche della macchina e occorre individuare la causa.

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Tampografia: fare stampe dritte e centrate su penne

Problema di stampa non definita in tampografia

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Cpl Fabbrika -

Stampo con un macchina tampografica ad un colore, ma l’inchiostro mi dà problemi. La stampa non è molto definita, l’inchiostro sembra troppo liquido ma se lo diluisco meno dà problemi al contrario.
Vorrei un consiglio.

Lorenzo, Padova

Dipende cosa vuol dire l’inchiostro “da’ problemi”. si ricordi che quando l’inchiostro e’ diluito correttamente, (intorno al 30%) il problema risiede in altra sede.
Le varie cause possono essere: tampone troppo duro, ciclo di stampa troppo lento (entrambi seccano l’inchiostro che cosi’ non viene rilasciato completamente o prelevato completamente dal cliche’)
Cliche’ poco profondo che non permette di prelevare abbastanza colore. lavori sempre con un phon a circa 30 cm. di distanza dal tampone posizionato in fase di deposito (cioe’ con il tampone sopra il pezzo).
Non lavori mai in corrente d’aria o in ambiente umido o freddo la temperatura deve essere sempre intorno ai 20°.

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Problema di stampa non definita in tampografia

Usare il retino in tampografia

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Cpl Fabbrika -

Quando si usa il retino nella tampografia?

Giulia, Trento

E’consigliabile utilizzarlo sempre anche con tratti sottili perche’ impedisce al colore (creando appunto una rete) di fuoriuscire dal logo quando il tampone lo va a prelevare dal cliche’ minimizzando il cosiddetto “effetto esplosione”.

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Usare il retino in tampografia

Come stampare in tampografia su etichette in plastica PP e PE senza fiammatore

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Cpl Fabbrika -


Buongiorno devo stampare in tampografia etichette in plastica in PP e in PE, cosa devo fare? ci sono dei metodi economici per il pretrattamento? non ho ne fiammatori ne accessori per il trattamento a corona. Grazie Andrea

Andrea, Treviso

Per stampare in tampografia e serigrafia su PP e PE, se non c’è la possibilità di un pretrattamento con fiammatori, si può tentare con un semplice pretrattamento con Promotore di adesione, liquido oppure in bomboletta spray.

E’ un prodotto trasparente a rapidissima essiccazione

: è sufficiente stenderlo con uno straccio o spruzzarlo sull’area che verrà occupata dal disegno, attendere qualche secondo per otttenere la sua evaporazione, e quindi stampare. La stampa non deve essere necessariamente immediata, si può attendere qualche ora tra il pretrattamento e la stampa.

Alcuni stampatori preferiscono usare il promotore per additivare l’inchiostro, come fosse un diluente.
Riteniamo però che l’operazione sia meglio gestibile e controllabile effettuando il pretrattamento, e usando il diluente standard dell’inchiostro, nelle proporzioni dovute, per diluire quest’ultimo.

L’inchiostro tampografico adatto al PP e PE può essere il T-18

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Come stampare in tampografia su etichette in plastica PP e PE senza fiammatore

Tampografia. Problemi di tenuta della stampa e promotore di adesione

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Cpl Fabbrika -


Premesso che è già più di un anno che utilizzo la tecnica della tampografia con buoni risultati su molteplici materiali (ABS,PS,POM,PA6/66/+GF,PP) senza l’uso di fiammatori o promotori di adesione. Ma su dei nuovi particolari che stampo per un mio cliente (settore puericoltura) in materiale PP Gr40 Random con superficie extra-lucida (diamante gr6) ho dei grossi problemi di tenuta, pur utilizzando additivi aggrappanti all’interno della mescola del colore e passando i pezzi in forno (come ho sempre fatto con particolari in PP con ottimi risultati). Purtroppo non posso nemmeno utilizzare un promotore di adesione in quanto andrebbe ad alterare notevolmente la superficie lucida del particolare che per di più è estremamente estetico! non so più cosa fare!

 

Massimo, Mantova

Evidentemente il nuovo materiale su cui lei deve stampare ha una tensione superficiale molto bassa.

Non sono convinto che il trattamento della superficie di stampa con un adatto promotore di adesione rovini la superficie stessa: i promotori di adesione, infatti, non corrodono la superficie, ma ne modificano la tensione superficiale e perciò visivamente dopo il trattamento non si nota alcun mutamento. La differenza sta nella nuova possibilità di aggrappaggio dell’inchiostro.

Il passaggio dei pezzi in forno dopo la stampa non cambia per nulla la situazione, in quanto, per essere recettiva nei confronti dell’inchiostro, la superficie di stampa deve essere trattata PRIMA e non dopo la stampa.
Su poliolefine (pre trattate) si comporta molto bene l’inchiostro tampografico T-18 senza alcun catalizzatore.

Il Promotore di Adesione per poliolefine che noi commmercializziamo non si aggiunge all’inchiostro (infatti è tutt’altro che un diluente aggressivo, che intacca la superficie) ma si stende preventivamente sulla superficie stessa. E’ in bomboletta spray oppure in lattina, da stendere con uno straccio. Asciuga in pochi secondi e in base alla nostra esperienza la sua presenza è del tutto invisibile. La superficie trattata può essere stampata subito o anche dopo alcune ore.

Le suggerisco di fare un tentativo con questo prodotto, utilizzato con le modalità che le ho indicato.

In caso di insuccesso, l’unica soluzione rimane la fiammatura o il trattamento corona.

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Tampografia. Problemi di tenuta della stampa e promotore di adesione


Tampografia. Evitare l’effetto alone su materiali in gomma

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Cpl Fabbrika -


Ciao sono due anni che faccio tampografia nella mia ditta. Ho un problema con il materiale in gomma nera, noi usiamo il solvente caverzan mischiandolo con il primer pp tipo 90% del primo e 10% del secondo, ma il problema è che mi lascia l’alone bianco io penso per la troppa aggressività di uno dei due …. Tu cosa mi consigli a riguardo grazie.

 

 

Matteo, Asolo

Non conosco le caratteristiche del diluente Caverzan, ma posso suggerire un metodo di stampa di derivazione serigrafica: in serigrafia, quando si stampa su supporti in PP che necessitano di primer (o promotore di adesione), non si mescola il primer all’inchiostro o al diluente, perché questo modificherebbbe la viscosità dell’inchiostro stesso.

Si preferisce, invece, trattare con il primer il pezzo da stampare: basta una passata di straccio se il primer è liquido, oppure una spruzzata se il primer è in bomboletta spray. Il tempo richiesto, anche se si tratta di molti pezzi, è minimo, e il primer, pur esercitando la sua funzione di aumentare la tensione superficiale, evapora in pochi secondi.
In più, evitando di mescolare diluente e primer, si riesce a individuare immediatamente quale dei due prodotti provoca l’alone.

Abbiamo il primer in bomboletta spray.

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Tampografia. Evitare l’effetto alone su materiali in gomma

Principi di base della tampografia

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Cpl Fabbrika -

Vorrei iniziare a far funzionare una tampografica a 1 colore. Non ho ancora alcun prodotto -ho solo la macchina- desidererei avere informazioni su tutto: da come si sviluppa un cliché, a come si miscela il colore, a che tipi di colore usare in base a cosa stampare. Gradirei davvero un aiuto per non fare scelte sbagliate e non sprecare tempo e materiale. Grazie anticipatamente.

Nicolò, Mazara del Vallo

Non è facile spiegare i principi della tampografia in poche righe.
Vedrò di farlo in modo molto sintetico e poi, se sarà necessario, la invito a farmi altre domande più particolareggiate dove incontra maggiori difficoltà e io vedrò di darle le relative risposte dettagliate.

- La macchina tampografica, per funzionare, ha bisogno di un cliché di dimensione adatta con inciso sopra il disegno/scritta che si vuole stampare. Ha bisogno dell’inchiostro, che si mette nell’apposita tazza a tenuta stagna, e ha bisogno del tampone, che trasferisce l’inchiostro dal cliché all’oggetto che si vuole stampare.

- Il cliché si incide con l’apposito bromografo o espositore a luce UV per cliché tampografici, utilizzando una pellicola bianco e nero con stampato il disegno da riprodurre.

- Il disegno deve essere stampato sulla pellicola in modo speculare, perché si ha una buona incisione quando il toner della pellicola è a contatto con il fotopolimero del cliché.

- L’esposizione si compie in due fasi: la prima esposizione, senza retino, e la seconda esposizione con il retino tampo a 120 linee a contatto con il cliché. La seconda esposizione si fa senza la pellicola.

- Lo sviluppo del cliché si fa in una vaschetta contenente normale alcol, sfregando delicatamente un batufolo di cotone imbevuto d’alcol sul cliché.

- Esistono molti tipi di inchiostro tampografico, ognuno ad atto alla stampa su uno specifico materiale. Un inchiostro particolarmente versatile, adatto a moltissimi materiali, è il RUCO T-18.

- Normalmente, per dare all’inchiostro la giusta viscosità, si aggiunge nella tazza il 20-25% dell’apposito diluente.

- Esistono tamponi di varie misure e forme, ognuna adatta alle dimensioni della scritta da stampare e alla forma dell’oggetto su cui si stampa. Abbiamo riportato i quattro tipi di tamponi più utilizzati, con cui si risolve la maggior parte dei problemi di stampa.

E ora non le rimane che mettersi a stampare e a ogni difficoltà specifica che incontrerà porre a noi la relativa domanda.

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Principi di base della tampografia

Tampografia su portachiavi in pvc. Quale inchiostro usare?

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Cpl Fabbrika -

Salve, dovrei stampare dei portachiavi in PVC morbido, posso usare il prodotto T-18?
Mono o bi componente? Che quantità di prodotto occorre per stampare circa 2000 pz ( stampa 3×3 cm circa)
Per il tempo di essiccazione va bene temperatura ambiente , in che tempistiche x consegnare il prodotto finito?
Grazie mille.

Vignolidesign

Confermo che sul pvc l’inchiostro T-18 va benissimo, usato monocomponente, senza alcun catalizzatore.
Non sono in grado di stabilire il consumo di inchiostro con esattezza, comunque in tampografia il consumo è minimo, probabilmente riuscirà a stampare 2000 pezzi di quel tipo con 200-250 gr di inchiostro.

Gli inchiostri tampografici asciugano molto velocemente anche a temperatura ambiente. A 10 minuti dalla stampa sono già fuori polvere, ma per confezionarli è comunque meglio aspettare il giorno seguente.
Un getto potente di aria tiepida accelera molto l’essiccazione.

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Tampografia su portachiavi in pvc. Quale inchiostro usare?

Cosa si stampa con una macchina tampografica?

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Cpl Fabbrika -

Salve,
vorrei informazioni più approfondite su questo prodotto cosa posso stampare in quanto tempo e cosa serve per stampare (Es. tipo di clichè) Grazie

Melissa

La macchina tampografica menuale a un colore è adatta alla stampa di piccoli oggetti, come penne, portachiavi, scatolette, di altezza massima 70 mm.

La dimensione della massima area decorabile è determinata da quellla del tampone, che in questo caso è da 50 mm di diametro.
Un piano porta pezzi consente il movimento di precisione del pezzo, per la messa a registro, sui due assi.

La dimensione del cliché è di 100×200 mm.
La produttività di questo attrezzo dipende dalla velocità e dalla manualità dell’operatore. Indicativamente una produttività di 20 pezzi/minuto può essere realistica.

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Cosa si stampa con una macchina tampografica?

Tutto quello che serve per la tampografia su penne

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Cpl Fabbrika -

Salve siccome ho acquistato una piccola macchina tampografica usata matrice di stampa metallica ca. 8x16cm-Grandezza massima del tampone: ca. 35 x 35 mm, volevo sapere cosa mi occorre per fare alcune prove di stampa su penne..sicuramente il clichè dovrò farmelo fare da voi e poi cosa altro dovrei acquistare sul vs sito per iniziare?? cordiali saluti

Alessandro, Cosenza

Per stampare in tampografia su penne le occorre:

- la macchina tampografica, che lei ha

- un tampone stretto e lungo per penne

- deve naturalmente accertarsi che la macchina sia in grado di lavorare con quella misura di tampone. Lo si capisce dal diametro della tazza dell’inchiostro, che deve essere di qualche mm maggiore dellla lunghezza del tampone.

- un cliché tampografico inciso, in fotopolimero, di dimensioni 80×160 mm

- inchiostro tampografico adatto al materiale da stampare. In genere il nostro T-18 è adatto alla maggior parte dei supporti plastici

- diluente tampografico adatto al T-18

- polvere per calchi per realizzare la base di appoggio delle penne.

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Tutto quello che serve per la tampografia su penne

Cosa serve per incidere un clichè per tampografia?

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Cpl Fabbrika -

Devo fare il cliché dove vorrei mettere 4 piccole scritte per penne astucci e porta documenti. Ritenete che sia difficile per uno che lo fa per la prima volta? Come posso farlo?

Cesare, Avellino

Per incidere un cliché tampografico con uno o più loghi occorre:

- un buon sistema di stampa per ottenere i loghi stampati in nero coprente su una pellicola trasparente. A seconda se si utilizza una stampante ink jet o laser, occorre il giusto tipo di film.

- un espositore UV per cliché tampografici
- un retino tampografico 120 linee 90% per la seconda esposizione
- il cliché in fotopolimero neutro, da incidere
- una bacinella con alcol e cotone idrofilo.

La procedura non è molto complicata, ma per ottenere un buon risultato occorre un minimo di esperienza.
Il consiglio per chi inizia è di acquistare la prima volta un cliché tampografico già inciso da suoi file e pronto per la stampa, da usare come campione di riferimento per incidere poi i propri cliché.
In questo modo potrà verificare se la profondità delle sue incisioni è quella corretta.

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Cosa serve per incidere un clichè per tampografia?

Tampografia. Calcolare l’area stampabile di una penna

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Cpl Fabbrika -

Salve ho da poco una tampografica e volevo chiederle la grandezza ideale del file per stampare le penne!! Ho provato con una grandezza di 4cm di larg. per altezza 11mm ma la stampa non esce alle estremità. Mi sa dare un consiglio?

Massimiliano, Pescara

L’area stampabile della penna dipende da due parametri:
- la penna (forma e dimensioni).
- il tampone (forma e dimensioni).

Perciò, se una scritta da 40×11 mm non viene stampata sulle estremità, e se sotto c’è comunque la superficie della penna, allora il problema sta nel tampone; molto probabilmente dovrà montarne uno di forma e dimensione adeguate alla scritta.
Sul nostro sito  trova l’articolo Tampone per penne grandi, con una stampabilità di mm 56×11: questo dovrebbe risolverle il problema.

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Tampografia. Calcolare l’area stampabile di una penna


Inchiostro tampografico per stampa su vari materiali

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Cpl Fabbrika -

Inchiostro per tampografia…. Ho una tampografica manuale e nonostante le innumerevoli prove fatte non ho mai trovato una gamma di inchiostri che funzioni bene e soddisfi le mie aspettative (poca coprenza, scarsa omogeneità nella stampa. La mia domanda è nel chiedere se tra le vostre gamme di inchiostri è possibile trovare un prodotto adatto allo scopo, da provare nella nostra tampografica e naturalmente anche in serigrafia (stampiamo penne, legno verniciato, e a volte metallo). Grazie per la vostra attenzione

Gianluca, Gatteo

Normalmente stampando in tampografia si ottengono i migliori risultati usando inchiostri tampografici.
Questi inchiostri, pur avendo formulazioni molto simili ai corrispondenti inchiostri serigrafici, hanno una carica di pigmenti maggiore, per supplire al fatto che in tampografia lo spessore dell’inchiostro depositato è molto basso; inoltre hanno disciolti solventi rapidi, in grado di garantire l’asciugatura della stampa entro pochi secondi.

Lo stesso solvente rapido, usato in serigrafia, farebbe asciugare l’inchiostro sul telaio, rendendo impossibile la stampa.
Il fatto di usare l’inchiostro adatto non garantisce automaticamente la qualità del risultato; infatti in tampografia le variabili che portano al buon risultato sono più di una:

- La compatibilità dell’inchiostro con il supporto: esistono vari inchiostri tampografici, proprio come in serigrafia, e occorre scegliere l’inchiostro adatto al supporto. L’inchiostro T-18 di RUCO, che noi commercializziamo, ha un ampio spettro di azione ed è compatibile con molti materiali, come pvc, abs, poliolefine (con apposito promotore di adesione) ma, per esmepoio, non è adatto al vetro e al metallo naturale. Per questi supporti occorre l’ink T-01, bicomponente.

- La diluizione e quindi la viscosità dell’inchiostro: se l’inchiostro è troppo fluido copre poco e si allarga troppo; se è troppo denso fatica a livellarsi in modo uniforme sulla superficie da colorare e tende a rimanere aderente al tampone.

- L’incisione del cliché: deve avere la corretta profondità ed essere uniforme; diversamente l’inchiostro si trasferisce sul tampone in modo irregolare.

In sintesi: le sconsiglio di usare il medesimo inchiostro per tampografia e per serigrafia.
Per la tampografia le consiglio il T-18 con il suo diluente standard, e diluito nel modo corretto.
Per la serigrafia può scegliere, nella sezione Inchiostri a solvente, quello adatto al supporto che stamperà.

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Inchiostro tampografico per stampa su vari materiali

Occorrente per l’incisione di un cliché da tampografia

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Cpl Fabbrika -

Devo svilppare un cliché tampografico, sono alla mia prima esperienza, e vorrei se possibilie, ricevere del materiale informativo da cui apprendere la procedura ed il materiale necessario. Grazie mille

Loris, Padova

Per incidere un cliché tampografico occorre:

- il cliché in fotopolimero rosso tagliato nella dimensione adatta alla macchina.
- un espositore UV per cliché tampo
- un retino in pellicola 120 fili 90%
- una bacinella
- alcol denaturato normale (in vendita al supermercato)
- cotone idrofilo

Per quanto riguarda la procedura di esposizione e incisione:

PRIMA ESPOSIZIONE:

La pellicola bianco/nero, con il decoro in positivo e emulsione/toner dietro (al contrario della pellicola serigrafica) viene messa a contatto del clichè ed esposta alla luce UV.

SECONDA ESPOSIZIONE:

Si toglie la pellicola e si mette a contatto del clichè il retino per tampo, che ha le seguenti carateristiche:

retino a 120 linee per centimetro, punto tondo negativo

emulsione del retino a contatto con il clichè.

Si effettua la seconda esposizione

RISULTATO:

la parte del disegno da stampare e che quindi deve riempirsi d’inchiostro, appare retinata.

In questo modo si ottimizza la quantità di inchiostro che va a depositarsi sul disegno, e che viene trasferita dal tampone.

VARIAZIONI:

- Aumentando la seconda esposizione il disegno si scava di meno e quindi raccoglie meno inchiostro

- Diminuendo l’esposizione il disegno si scava di più e raccoglie più inchiostro.

In ogni caso l’inchiostro tampo contiene un livellante che chiude e unisce i punti, quindi la stampa finale appare continua e non retinata.

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Occorrente per l’incisione di un cliché da tampografia

Fare tampografia su materiali plastici

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Cpl Fabbrika -

Su quali tipi di plastica posso stampare con la tecnica della tampografia? Quanto durano le stampe?

Serena

In teoria è possibile stampare su tutti i tipi di plastica, anche con semplici inchiostri monocomponenti.

Per plastiche con bassa tensione superficiale può essere necessario pre-trattare il supporto di stampa con un attivatore di adesione.

L’ideale è avere un campione dei materiali ed effettuare qualche prova.
Nel momento in cui l’inchiostro aderisce bene al supporto, la sua durata dipende dagli stress fisici, chimici o meccanici cui è sottoposto, perciò è impossibile fornire dati certi.

Se desidera può spedirci i campioni di materiale ed effettueremo noi le prove necessarie.

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Fare tampografia su materiali plastici

Stampa tampografica su penne di plastica

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Cpl Fabbrika -

Buongiorno, ho un problema con la stampa tampografica su penne (apparentemente) di plastica.
Su alcuni tipi di penne l’inchiostro usato non si cancella mentre su alcuni la stampa va via.
Come faccio a sapere i materiali delle penne e se ce un inchiostro adatto a tutti i tipi di penne.
Grazie a presto.

Daniele, Pomezia

Purtroppo non esiste un solo tipo di inchiostro per qualsiasi tipo di plastica, e le plastiche in commercio sono innumerevoli. Nel caso delle penne, la variabile che fa aderire o non aderire l’inchiostro può essere la tensione superficiale: se è troppo bassa l’inchiostro non aderisce. In genere, su questi materiali, si ottengono ottimi risultati con l’inchiostro Quasar Seriprop e, dove necessario, la superficie deve essere preventivamente trattata con Promotore di Adesione; è questo un prodotto disponibile anche in bomboletta spray. Poiché il Seriprop è un inchiostro serigrafico, nelle applicazioni tampo va diluito con apposito diluente Quasar 18 Tampo, per accelerarne l’essiccazione. Tenga comunque presente che iquando si ha a che pfare con le plastiche occorre fare prove preventive, prima di iniziare la produzione, anche perchè le carfatteristiche della plastica possono variare tra una fornitura e l’altra.

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Stampa tampografica su penne di plastica

Incidere un cliché per tampografia. Ecco come fare.

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Cpl Fabbrika -

Come si prepara un telaio per macchina tampografica? Ho preso da poco una Tampromo manuale usata.
Grazie e cordiali saluti, Francesca.

Francesca, Sulmona

Il “telaio” per macchina tampografica è in realtà un fotopolimero montato su una sottile lamina metallica. Lo si incide a partire da una pellicola con emulsione posteriore, tipo “stampa offset”, cioè esattamente il contrario di una pellicola per telai serigrafici, che ha l’emulsione anteriormente. Per impressionare il telaio, che preferiamo chiamare “cliché”, occorre un piccolo bromografo per tampografia, dotato di fonte di luce UV e di vuoto pneumatico. Il più semplice che noi commercializziamo costa 800 euro. Si posa la pellicola sul lato sensibile del cliché (emulsione contro emulsione), si pratica il vuoto e si espone per il tempo necessario. Estratto il cliché, occorre svilupparlo. Alcuni tipi si sviluppano in acqua, altri in alcool. In entrambi i casi, versato il liquido (acqua/alcool) in una bacinella, si immerge il cliché e si sfrega con una apposita spazzola, fino a che non compare l’immagine. Dopo l’asciugatura, si espone ancora alla luce UV per ottenere il completo indurimento.

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Incidere un cliché per tampografia. Ecco come fare.

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